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Borgo e Chiesa di Santa Maria a Peretola e Borgo di Quaracchi 

Visite

durata di 1h 30
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Queste visite sono realizzate grazie al contributo di Fondazione CR Firenze nell’ambito di “PARTECIPAZIONE CULTURALE”.

Borgo e Chiesa di Santa Maria a Peretola

Storie di invasioni e guerre, di case  su palafitte come quelle amazzoniche, delle bonifiche romane, di esploratori come Amerigo Vespucci. Lungo la strada che collegava al mare, fuori dalla cinta muraria medievale, cresce un borgo con ripari per i cavalli, botteghe, locande, una chiesa romanica risalente al XII secolo che conserva un ciborio di Della Robbia. Qui una lapide ricorda che nel 1439 soggiornò perfino l’imperatore d’Oriente Giovanni VII Paleologo. E poi recentemente, trecciaiole, operai, Garibaldi: Peretola, è un piccolo pezzo di Firenze che racconta la  grande storia. 

**Visita per gruppi su prenotazione.

Quaracchi,
ossia le acque chiare

Sorta tra il Fosso Macinante e l'Arno, Quaracchi è un borgo alla periferia di Firenze dal passato molto antico. Segno di questo passato sono la Chiesa di San Pietro sorta prima dell'anno 1000 e nei secoli legata all'Ordine dei Cavalieri di Malta, e la rinascimentale villa Rucellai, probabile progetto di L.B. Alberti. Ma anche la toponomastica, i fossi e le strade ci raccontano di un passato che va dagli antichi romani, ai longobardi all'epoca di Dante, al rinascimento fino all'alluvione del 1966. Una passeggiata tra arte e architettura per scoprire una Firenze inedita.

**Visita per gruppi su prenotazione.

Barsene e la storia della rivolta delle trecciaiole di Peretola

La produzione di cappelli di paglia offriva impiego a tantissime donne, che attraverso il loro lavoro riscattavano intere comunità, anche a Peretola. Alla fine dell’800 la crisi e la concorrenza di prodotti provenienti da Cina, Giappone e Java, trascinò intere famiglie in miseria, e le prime a pagarne le conseguenze furono le operaie. Fra loro, Barsene Conti, che animò una rivolta, durata più di un mese a cui si unirono anche le tabaccaie di Firenze, le trecciaiole di Fiesole e le impagliatrici di fiaschi di Empoli. Alla fine, furono sconfitte ma il loro coraggio segna un momento cruciale e poco conosciuto delle battaglie sindacali in Italia.

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