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Amir - Alleanze, musei, incontri e relazioni è un progetto avviato nel settembre del 2018 (il nome in arabo significa ‘principe’) a cura di una rete di musei finalizzato a proporre attività di mediazione culturale condotte da cittadini e cittadine con passato migratorio. Attualmente coinvolge venticinque mediatori e mediatrici e diciassette musei, collezioni, borghi, Chiese e spazi pubblici a Firenze e Fiesole. AMIR è un progetto a cura di Stazione Utopia e Rete museale tematica Musei di Tutti e vede coinvolti il Museo e Area Archeologica di Fiesole, Museo Bandini, Museo Primo Conti, Museo di Palazzo Vecchio, Museo Novecento, Complesso Santa Maria Novella, Museo degli Innocenti e altri luoghi tra cui la Collezione d'Arte della Fondazione CR Firenze, il Borgo di Quaracchi, il Borgo e la Chiesa di Santa Maria a Peretola, Villa medicea La Petraia, e il Giardino della Villa medicea di Castello oltre a passeggiate urbane. Il progetto ha collaborato con Direzione Regionale Musei della Toscana, Sistema Museale di Ateneo, Case della Memoria, Archivio di Lucca, Fototeca del Kunsthistorisches Institut in Florenz – Max-Planck-Institut, UniFi SAGAS, Comunità Islamica Firenze, Fondazione Alinari per la Fotografia, Archivi in Rete con il contributo di  Regione Toscana e Fondazione CR Firenze.

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Il linguaggio non è mai neutro.

 Paulo Freire, Pedagogia degli oppressi

 

Apertura, affrancamento, angalia (osservare con attenzione in swahili) ma anche interdipendenza, interazione, intrecci, avanguardia queste sono alcune delle proposte emerse dal sondaggio pubblico aperto per raccogliere nuove parole, capaci di restituire il senso del percorso compiuto insieme in questi anni.

122 proposte con più di 100 persone coinvolte in quasi 3 mesi.

Da oggi e fino alla prossima trasformazione AMIR sarà l’acronimo di

 

ALLEANZE MUSEI INCONTRI RELAZIONI

 

Alleanze, come scelta necessaria nella pratiche tra musei, mediatrici.tori, specialiste.i, ricercatrici.tori, attiviste.i e pubblico. Alleanze che riconoscono la funzione del patrimonio culturale come luogo di decostruzione di retorica e propaganda, come spazio polifonico dove abitare la complessità e illuminare i conflitti. Alleanze per sentirsi co-responsabili dei processi di giustizia sociale che attraversano le nostre società.

Incontri perchè la conoscenza, il sapere, la relazione parte necessariamente dall’apertura all’incontro con altre soggettività, altre culture, altri pensieri, altre narrative e perchè in tutti questi anni in fondo è una parola su cui continuavamo a inciampare troppo spesso.

Qualcuna/o ha già scelto di continuare a usare “accoglienza”, perché si è sentita accolta e solo in questo sguardo si è sentita riconosciuta, per altre la parola inclusione, pur suonando paternalistica racconta qualcosa che è difficile non desiderare. 

Quasi sempre il processo conta più del risultato e “la vita è l’arte dell’incontro”. -Vinicius de Moraes

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Dopo aver scelto insieme le nuove parole per l’acronimo del progetto AMIR, insieme a Weird Studio abbiamo dato vita, collettivamente, al manifesto di AMIR.

 

È stato un momento aperto a tuttə: mediatori e mediatrici, amicə, compagnə di viaggio, sostenitorə, per il pubblico che ci segue da anni e i nostri collaboratorə.

Stampando su carta, simbolicamente, abbiamo dato forma al tempo trascorso: anni di lavoro collettivo, riflessioni, confronti e anche discussioni - talvolta accese.

 

Il workshop si è aperto con una breve introduzione teorica sulla storia della stampa e le sue tecniche. A seguire, ognunə ha stampato utilizzando i caratteri mobili scelti, contribuendo alla creazione di un'opera collettiva.

L'iniziative rientrava del programma degli Uncomfortable tours: progetto di Stazione Utopia, nell’ambito del progetto Amir, realizzato con il sostegno dell’Estate fiorentina 2025, iniziativa proposta nel Piano Operativo della Città di Firenze.

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Dalle passeggiate decoloniali alla tracce della violenza nei dipinti, dalle barriere architettoniche alla schivitù nel ‘400, dalle comunità omosessuali nel Rinascimento alle piante esotiche negli orti botanici dalla Moschea fino ad arrivare all’ambasciatore etiope a Santa Maria Novella, i laboratori, le proiezioni,  le visite e le passeggiate urbane, condotte da persone con passato migratorio, propongono narrative dissenzienti affrontando temi poco conosciuti, storie rimosse, pratiche sociali di sperimentazione che dai margini, in passato come oggi sono capaci di alimentare la costruzione collettiva di immaginari e simboli, riappropriandosi di spazi e visibilità pubblici. 

Uncomfortable tours è un progetto di Stazione Utopia, nell’ambito del progetto Amir alleanza musei incontri relazione, realizzato con il sostegno dell’Estate fiorentina 2025, iniziativa proposta nel Piano Operativo della Città di Firenze.

 

25 appuntamenti gratuiti di cui 5 per centri estivi, gruppi informali, associazioni di volontariato e promozione sociale.

*Da un’idea di Alice A. Procter, UK www.theexhibitionist.org

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20 giugno H. 17

Firenze Coloniale

Itinerario in città

Nella “culla del Rinascimento” il passato coloniale della città rimane appena percettibile, ma tuttora strade, monumenti, lapidi ricordano imprese e protagonisti spesso rimossi: da Piazza Adua, alla Lapide dedicata al Generale Baldissera che combattè una guerra di occupazione in Africa, dall’obelisco di piazza dell’Unità all’Erbario coloniale, tracce del nostro passato coloniale sparse nella toponomastica delle nostre città, ma per lo più dimenticate o nascoste, aiutano a raccontare la storia stessa dell’invasione italiana dei territori dell’Eritrea, della Somalia, della Libia e dell’Etiopia, sottomessi prima ai governi liberali e poi al regime fascista tra il 1885 e il 1941.

*Si ringrazia per contenuti e ispirazione: Postcolonial Italy.

**In collaborazione con The Recovery Plan

***si ringrazia per la consulenza Carmen Belmonte e Agnese Ghezzi.

21 giugno H. 10

Una lunga storia di accoglienza

Museo degli Innocenti

La visita permetterà di conoscere la secolare storia dell’Istituto degli Innocenti e le odierne pratiche di accoglienza. Dalla piazza alla pinacoteca, dalla sezione storia all'archivio, passando per i rinomati cortili, il visitatore avrà la possibilità di riscoprire un percorso tra arte e memoria, arricchito ora dal confronto con lo sguardo e le storie dei paesi di origine dei mediatori AMIR.

22 giugno H. 16

Il tempio etrusco-romano e i riti sacrificali

Museo Civico Archeologico e Area Archeologica di Fiesole

Partendo dall’analisi del tempio etrusco-romano di Fiesole, saremo accompagnati in un percorso che fa luce su alcuni dei molteplici legami che esistono tra i simboli, i riti e le feste che gli esseri umani nel corso dei millenni hanno creato per esprimere il loro senso del sacro, con l’intento comune di dare un significato all’esistenza umana.

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Scopri di più!

Cosa racconta la forma?

Spesso nell’opera d’arte siamo attratti dagli aspetti iconografici, dal significato che la rappresentazione figurativa porta con sé. Ma un’immagine è sempre intrinsecamente legata anche alla sua forma. Proponiamo 4 incontri per avvicinarsi alla lettura formale dei dipinti e all’interpretazione della visione pittorica proposta di volta in volta dagli artisti.

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SABIR* Seconda edizione

OSSERVAZIONE E DISCUSSIONE SUL PATRIMONIO CULTURALE

febbraio, marzo e aprile 2025

SABIR* | osservazione e discussione sul patrimonio culturale propone a un gruppo di studenti che frequentano il CPIA Firenze 1, un laboratorio di avvicinamento alla lettura, comprensione e interpretazione del patrimonio culturale e artistico inteso come luogo di apprendimenti multidisciplinari, interculturalità e condivisione di saperi.

Il percorso si struttura in un ciclo di incontri, visite studio, tour con le mediatrici/ori del progetto AMIR e riflessioni all'interno del gruppo e con esperte/i per parlare di arte e storia, ma anche diversità culturale, questioni di genere, processi decisionali e costruzione dei confini politici a partire dal patrimonio storico-artistico.

 SABIR* è progetto di Stazione Utopia, nell'ambito di AMIR | accoglienza, musei, inclusione e relazione e realizzato grazie al contributo di Fondazione CR Firenze.​

In collaborazione con Limo

Si ringrazia il CPIA Firenze 1, Villa Bardini, Comunità Islamica Firenze e Coop. San Cristoforo.

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AMIR X CULTURALCOLLABS

febbraio, marzo e aprile 2025

Amir partecipa a "CulturalxCollabs - Weaving the Future"

 

Un progetto del Pergamon Museum di Berlino per celebrare la forza dello scambio tra culture.

 

Il Pergamon Museum e, con esso, il Museo d’Arte Islamica, chiude temporaneamente nell’ottobre 2023 per lavori di ristrutturazione e riaprirà nella primavera del 2027 con una mostra permanente riprogettata.

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AMIR X FIRENZE DEI BAMBINI 2025

AMIRa, LA CITTÀ DEL FUTURO

Il futuro sarà fatto di voci, storie e volti da tutto il mondo

 

AMIR aderisce a Firenze dei Bambini 2025 con la partecipazione di 4 laboratori gratuiti per bambine e bambini compresi tra i 6 e i 12 anni e le loro famiglie il giorno 24 maggio 2025 a Santa Maria Novella.

Una nuova Moschea a Firenze | Uncomfortable Tours Vol.3
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Una nuova Moschea a Firenze | Uncomfortable Tours Vol.3

Nell'ambito del progetto AMIR accoglienza musei inclusione relazione Una nuova Moschea a Firenze Nel quartiere di Sant’Ambrogio si trovano tre importanti luoghi per la comunità locale, che da anni si impegna attivamente nella promozione del dialogo interreligioso e del rispetto reciproco tra le principali religioni monoteiste. Qui, fra la cupola verde della Sinagoga e la storica Chiesa di Sant’Ambrogio è stata recentemente inaugurata la nuova Moschea, luogo di incontro e culto per le preghiere collettive, con uno spazio per le abluzioni e un'area riservata alle donne. Sebbene l'edificio non presenti cupole né minareti, rispetta pienamente l'organizzazione e la liturgia del rito islamico, facendosi segno visibile della comunità islamica fiorentina da sempre radicata sul territorio. °In collaborazione con la Comunità islamica di Firenze Uncomfortable tours Vol.3 è un progetto di Stazione Utopia, nell’ambito del progetto Amir accoglienza musei inclusione relazione, realizzato con il sostegno dell’Estate fiorentina 2024, iniziativa proposta nel Piano Operativo della Città di Firenze. Il progetto si inserisce nel dibattito sviluppato in ambito anglosassone sul tema dell'inclusione di narrative decoloniali e queer nella lettura del patrimonio culturale, attraverso una prospettiva intersezionale in cui l’esplorazione di culture, movimenti e comunità marginalizzate diventa una metodologia per sfidare la cultura dominante, proponendo una ri-significazione collettiva che restituisce voce alle molteplici realtà ed esperienze della città.

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